Varianti patogene

Varianti patogene

manifestazioni cliniche

Nelle varianti patogene di NEXMIF generalmente si rilevano errori di tipo stopgain, frameshift, o altre varianti strutturali più grandi: comunque tutte comportano una diminuzione dell’espressione proteica nella struttura del materiale genetico.

Questo disturbo da perdita di funzione legato all’X si presenta con ampio spettro fenotipico nelle femmine, in contrasto con un quadro più grave nei maschi.

Inizialmente si pensava che le femmine con questa sindrome fossero tutte asintomatiche, come tipicamente accade con disturbi causati da un errore sul cromosoma X. Ma questo non è il caso di Nexmif: le femmine possono avere tanti sintomi quanti ne hanno i maschi. Di solito queste mostrano una più ampia variazione del profilo evolutivo e cognitivo. Però nelle femmine è più frequente una forma di epilessia severa e molto difficile da trattare. Segnalati anche ipotiroidismo, pubertà precoce, amenorrea primaria ed età ossea ritardata.

Nelle varianti patogene di NEXMIF generalmente si rilevano errori di tipo stopgain, frameshift, o altre varianti strutturali più grandi: comunque tutte comportano una diminuzione dell’espressione proteica nella struttura del materiale genetico. Questo disturbo da perdita di funzione legato all’X si presenta con ampio spettro fenotipico nelle femmine, in contrasto con un quadro più grave nei maschi. Inizialmente si pensava che le femmine con questa sindrome fossero tutte asintomatiche, come tipicamente accade con disturbi causati da un errore sul cromosoma X. Ma questo non è il caso di Nexmif: le femmine possono avere tanti sintomi quanti ne hanno i maschi. Di solito queste mostrano una più ampia variazione del profilo evolutivo e cognitivo. Però nelle femmine è più frequente una forma di epilessia severa e molto difficile da trattare. Segnalati anche ipotiroidismo, pubertà precoce, amenorrea primaria ed età ossea ritardata.
Segni e sintomi

Segni e sintomi

come si manifesta la sindrome

Area Neurologica

I bambini Nexmif si sviluppano più lentamente. Rotolano, si siedono e stanno in piedi più tardi dei loro coetanei. Alcuni impareranno a camminare, altri no. La camminata dei bambini con questa condizione è spesso rigida e impacciata.

Molti bambini con questa condizione soffrono di epilessia. Tipicamente si tratta di manifestazioni precoci, entro il primo anno di vita. La sindrome dell’epilessia NEXMIF è una sovrapposizione di MAE (epilessia mioclono-astatica) e EMA (epilessia con mioclonie palpebrali e assenze).

Alcuni sviluppano la cosiddetta sindrome di West che è una forma di epilessia difficile da trattare, con convulsioni dopo il risveglio in cui le braccia e le gambe si muovono l’una verso l’altra. Possono verificarsi vari tipi di convulsioni, come quelle con irrigidimento delle braccia delle gambe (toniche), scatti delle braccia e delle gambe (cloniche), convulsioni in cui le braccia e le gambe si rilassano o il capo cade in avanti (atoniche), mioclonie, irrigidimento di arti (crisi focali) o crisi con sguardo fisso e insensibilità (crisi focali con riduzione dello stato di coscienza), crisi con sguardo fisso e ammiccante (assenze con mioclonie palpebrali). La maggior parte dei bambini sperimenta, con andamento fasico, diversi tipi di convulsioni che sono spesso difficili da controllare, per cui si parla di epilessia farmacoresistente.

I bambini Nexmif manifestano sin dai primi mesi di vita straordinarie difficoltà ad addormentarsi o a riaddormentarsi, dopo frequenti e lunghi risvegli. In alcuni di questi bambini i problemi sono causati da manifestazioni epilettiche in sonno, non rilevate dagli adulti. Sicuramente la preparazione al momento della nanna con un classico rituale della buona notte, seguendo uno schema fisso, può aiutare i tempi e la qualità del primo addormentamento. Il ricorso, sempre dietro indicazione medica, alla melatonina a rilascio ritardato può essere utile nel ri-addormentamento post risvegli notturni.

I bambini con la sindrome hanno spesso difficoltà a recepire, elaborare e catalogare tutti gli stimoli che arrivano. Possono facilmente sentirsi sovra stimolati senza finalizzazione. Possono anche soffrire per stimoli imprevisti come suoni, pianti o rumori forti.

I bambini piccoli con questa sindrome hanno spesso un basso tono muscolare, il che li fa sentire più deboli e stanchi. La minore capacità muscolare rende difficile per i bambini alzare la testa. Questo è uno dei motivi per cui solitamente questi bambini si sviluppano con tempi più lenti e con maggiori difficoltà. In alcuni casi, invece, si registra una tensione muscolare eccessiva con conseguenti fenomeni di spasticità, camminata incrociata o in punta di piedi.

Spesso è più difficile per i bambini Nexmif essere coordinati e mantenere l’equilibrio. Hanno un’andatura impacciata e cadono più facilmente. Anche l’equilibrio nella presa delle mani è precario. Questo rende più difficile scrivere, portare una tazza alla bocca o in generale esercitare la motricità fine.

Area Cognitivo-Comportamentale

Imparare a parlare è molto difficile per i nostri bambini. La maggior parte riesce ad emettere suoni ma non parole. In piccola percentuale sono grado di comporre parole singole o frasi brevi, ma generalmente riescono di più a capire cosa dicono gli altri che non a parlare da soli.

I bambini con la sindrome Nexmif hanno maggiori probabilità di mostrare caratteristiche autistiche. Sono concentrati su loro stessi e non hanno grande bisogno di contatto con altre persone. Spesso hanno difficoltà a stabilire e a mantenere un contatto visivo. Hanno crisi di collera sovradimensionate o possono diventare aggressivi. E’ molto più confortevole per loro rientrare in schemi di vita fissi e prevedibili durante la giornata: cambiamenti o eventi imprevisti possono risultare problematici.

A molti bambini piace fare movimenti nervosi e ripetitivi con le braccia e le mani. Tali movimenti sono chiamati stereotipie. Alcuni bambini agitano le mani e le dita, altri fanno movimenti di torsione o sfregamento sul petto, soprattutto in momenti di concitazione o emozione.

Questi bambini hanno per lo più difficoltà ad apprendere. E’ anche difficile cercare di insegnargli qualcosa visto che sono anche spesso iperattivi. Gran parte di loro ha un quoziente intellettivo inferiore a 70 , limite al di sotto del quale si parla di disabilità intellettiva.

E’ evidente sin da subito che questi bambini hanno difficoltà a mantenere l’aggancio visivo e l’attenzione su un gioco o perfino su un cartone animato, per cui spesso non manifestano il minimo interesse. Passano da un’attività all’altra senza consapevolezza o intenzione, vengono molto facilmente distratti. Hanno un comportamento impulsivo, ovvero tendono ad agire e poi a pensare. In aggiunta hanno problemi a rimanere fermi anche durante il pranzo o a scuola, avendo grandi difficoltà nella gestione di piccolissimi compiti.

Altri

Alcuni bambini affetti dalla sindrome Nexmif hanno problemi con l’allattamento. Questi bambini hanno una suzione lenta, difficile e incostante nei confronti del seno o della tettarella. Spesso le poppate sono molto lunghe e a volte è necessario somministrare temporaneamente ai bambini un’alimentazione tramite sondino, perché altrimenti non riceveranno abbastanza nutrimento. Solitamente, con la crescita, la capacità di alimentarsi e bere migliora nella maggior parte dei casi.

I bambini con questa sindrome soffrono spesso di reflusso di cibo e liquidi dallo stomaco all’esofago. Poiché il contenuto nello stomaco è acido, questo finisce anche nell’esofago e a volte risale fino in bocca. Questo acido può causare dolore, facendo piangere i bambini e talvolta rendendoli inappetenti o richiamando rigurgiti o vomito.

I bambini Nexmif possono produrre molta saliva. Questo è dovuto al rilassamento dei muscoli del viso e della bocca, che spesso facilita il deflusso involontario della saliva dalla bocca stessa. L’altra opzione sarebbe quella della deglutizione spontanea/automatizzata: non è scontata, in quanto richiede che il paziente sia presente a se stesso e capace di sentire il proprio corpo. E’ consigliabile insistere nel tentativo di provare a insegnare al bambino come si fa.

La stitichezza è molto comune. Spesso le feci sono dure e l’evacuazione è difficile. Questo può anche causare dolore addominale, stomaco gonfio o ridurre l’appetito.

La maggior parte di questi bambini non riesce a maturare un controllo sfinterico completo e ha bisogno di utilizzare pannolini, oltre l’età tipica.

Lo strabismo è abbastanza comune nei bambini con questa sindrome. Inoltre può verificarsi il cosiddetto deficit visivo cerebrale. Significa che il cervello ha difficoltà a percepire gli stimoli che gli occhi trasmettono e questo rende difficile per i bambini vedere, pur non avendo un problema reale agli occhi. In letteratura è riportato il caso di una maculopatia rara (Torpedo) associata a questa mutazione. Dal momento che non è chiaro se questo gene possa avere un ruolo nello sviluppo oculare, è raccomandato eseguire un controllo oftalmologico ed ortottico dopo la diagnosi.

Sebbene in fase iniziale i bambini possano avere difficoltà di crescita, andando avanti con gli anni, le persone con questa sindrome hanno maggiori possibilità di diventare sovrappeso.

In alcuni casi, i bambini Nexmif hanno un’altezza inferiore dei loro coetanei.

Anche la testa, in alcuni di questi bambini, non cresce secondo la curva tipica dello sviluppo. In alcuni si parla di microcefalia.

In molte sindromi i bambini hanno spesso un aspetto visibilmente tipico. Questo significa che i bambini con la stessa sindrome spesso si assomigliano più dei loro fratelli e sorelle, anche se non sono imparentati tra loro. Invece, i bambini Nexmif hanno per lo più poche caratteristiche esterne evidenti. In alcuni casi si nota una forma del viso rotonda, con la parte superiore della testa spesso più stretta della parte inferiore, il naso spesso piccolo o una ridotta distanza tra naso e bocca, quest’ultima ipotonica.